La grande carriera teatrale di Peppininu


   Peppininu, da quando ha calcato per la prima volta il palcoscenico dell’opera dei pupi, ha ricoperto, nel tempo, due differenti ruoli teatrali:

1) “Maschera” comica nelle farse;
2) Scudiero di Orlando nel repertorio classico.

Questo amatissimo pupo ha dimostrato una grande versatilità per cui è possibile aggiungere:

3) Protagonista in un nuovo repertorio dell’opera dei pupi appositamente scritto per lui;

E perché, in futuro, non trasformarlo in

4) attore di teatro. (1)


1) “Maschera” comica nelle farse.

   Il ruolo di Peppinino nelle farse è documentato da alcune attendibili fonti letterarie:

   In Credenze e pregiudizi del popolo siciliano (Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, Palermo, Libreria L. Pedone Lauriel di Carlo Clausen. 1889). dello studioso palermitano Giuseppe Pitrè si legge:

“Qualche oprante amico della novità ha messo da parte 'Nòfriu, e ha preso Peppi-e-Ninu, altra maschera che, sott'altro nome, riproduce, senza che ne scatti un pelo, 'Nòfriu; ma i bongustai e gli amici del passato non pònno lodare questa sostituzione ingrata verso un carattere che per secoli li ha fatti ridere e divertire. Al Peppi-e-Ninu s’è anche sostituito Virticchiu, che è sempre l’erede legittimo di 'Nòfriu; ma consolati, o buon 'Nòfriu, che sei sempre tu l’antico genio burlesco dell'opra; e tutti i Peppi-e-Ninu e tutti i Virticchi nati e nascituri spariranno di fronte alla tua sicilianesca figura!”. (2)


- In Cardello di Luigi Capuana, Milano, Sandron, 1907, si legge:

“Repertorio svariatissimo: tutta la serie delle imprese dei Cavalieri della Tavola Rotonda, tutte le commedie e le farse dove Pulcinella, Tartaglia e Peppe-Nappa e Peppe-Nino facevano smascellare dalle risa ...

E poco oltre:

“Le spacconate di Peppe-Nappa, le birichinate di Peppe-Nino, i discorsi tartagliati di Tartaglia, le bizze di Colombina, le rodomondate di Orlando e di Buovo d’Antona, […]

- In La via della gloria di Alfio Berretta, Milano, Ceschina, 1932, si legge:

“L’azione scenica si svolgeva in quattro parti: chiudeva lo spettacolo la farsa con “Peppenappa” e “Peppenino”.


   L’ appellativo “maschera”, che comunemente definisce Peppininu, è certamente impropria (ecco il motivo della virgolettatura).
   Peppininu non è una maschera della Commedia dell’Arte (del resto non porta nemmeno la maschera) o carnevalesca.
   Su Peppininu “maschera” non ci sono, infatti, riferimenti nei seguenti importanti testi sull’argomento:
   Masques et bouffons (Comédie-Italienne), volume 1 e 2 di Maurice Sand, Paris, Lévy frères, 1860.
   Lo spirito delle maschere: (storia e aneddoti) di Giusepe Petrai, Torino, Roux e Viarengo, 1901.
    Storia delle maschere: illustrazioni dell’autore ricavate da incisioni, disegni, pitture e fotografie originali di Alessandro Cervellati, Poligrafici Il Resto del Carlino, 1954.
   Nel libro Maschere moderne (I volti della Commedia dell’arte) di Constantina Fiorini, Giunti 2002, nella lista “I servi” si trova Pulcinella, Brighella, Arlecchino, Pierrot, Beppe Nappa ma non Peppininu.

   La sola maschera siciliana accreditata è Beppe-Nappa (che, curiosamente, non porta nessuna maschera). Sfila ancora oggi nel carnevale di Sciacca.

   Peppininu recitava con le maschere della Commedia dell’Arte (Tartaglia, Beppe-Nappa) e, quindi, si è finito per considerarlo una maschera per semplice consuetudine?
   Peppininu ha, comunque, superato questo mancato riconoscimento ufficiale incontrando le maschere della Commedia dell’Arte, Pulcinella, Rugantino, Balanzone, Capitan Spaventa, Arlecchino ed ha interpretato quella di Meneghino in uno spettacolo moderno. (3)

   Sappiamo come vestivano Beppe-Nappa (antica maschera del XVI che indossava un camicione e pantaloni azzurri – ampi, lunghi e pieni di toppe - e un cappello dello stesso colore) e Tartaglia (pantaloni, casacca e mantello di colore verde a strisce gialle).

   Ma qual era l’abbigliamento di Peppininu in questo periodo?
   Sarebbe certamente interessante ritrovare qualcuna di queste farse di Peppininu e riproporla.



2) Scudiero di Orlando.

   Peppininu ha un altro appellativo, molto particolare: Famiglio.
   Il Famiglio non era un “servo di fatica” come Arlecchino, Pulcinella, Brighella, Beppe-Nappa.
   Peppininu veste elegante e con sfarzo (si vedano le foto di questo articolo che lo raffigurano), proprio perché non è un “servo di fatica” ma una persona entrata a far parte della famiglia di un nobile o cavaliere.
   In questo senso è scudiero del conte Orlando e, in questo ruolo, mantiene la sua comicità (in una scena fugge spaventato davanti ad un drago, per poi ritornare spavaldo e prenderlo a calci ... ma solo perché Rinaldo ha ucciso il drago pochi attimi prima! - nota 4).

   Nell’opera Orlando Paladino di Haydn compare il personaggio di Pasquale (vedi articolo “Orlando e la musica” del 22/07/2014, giornale n. 6 su questo sito) che ho identificato come un antesignano del nostro amato Peppininu.
   Quali sono le affinità tra Pasquale e Peppininu?

1) Ruolo:

- Nell’opera di Haydn, Pasquale ha il ruolo di scudiero di Orlando.

- Nell’opera dei pupi Peppininu è scudiero di Orlando.

   L’opera di Haydn è dichiaratamente un dramma eroicomico.

- Nell’opera di Haydn la parte eroica è affidata a Orlando, Rodomonte, Medoro. La parte comica è affidata a Pasquale.

- Nell’opera dei pupi la parte eroica è affidata ai paladini, Orlando in testa. La parte comica a Peppininu.

2) Abito: Anche se Pasquale, nel libretto dell’opera di Nunziato Porta, indossa una “armatura antica”, sembra logico presumere che nelle numerose repliche vestisse abiti settecenteschi. In questo caso:

- Com’era vestito Pasquale, questo servitore di Orlando del Settecento? Chiaramente con una livrea, parrucca, calzoni fino al polpaccio, calze bianche e scarpe con fibbia.

- Com’è vestito Peppininu? Con livrea settecentesca, pantaloni al polpaccio, calze bianche, parrucca con la treccia, scarpe con la fibbia.

3) Le spacconate:

- Ecco come si presenta Pasquale a Eurilla nell’opera di Haydn:
Eurilla
Ma voi chi siete?
Pasquale
Un guerriero son io.
Al mio paese da tutti ero stimato.
Eurilla
Perché?
Pasquale
Perché ho viaggiato per tutto l’emisfero,
ove stimato fui gran cavaliero.

- Quante volte Peppininu si è atteggiato a coraggioso e a cavaliere nelle rappresentazioni catanesi?

4) Altre caratteristiche peculiari:

- A cosa pensa principalmente Pasquale? A mangiare.
Il suo assillo principale è, infatti, ’a fami.
Ecco un passo, dove Pasquale dà il meglio di sè:

Pasquale disgraziato,
con questo mio padron si mangia poco.
[…]
Ho viaggiato in Francia, in Spagna,
ho girato l’Alemagna,
la Sassonia e la Turchia;
ma vi giuro in fede mia
che ho una fame da crepar.

- A cosa pensa Peppininu?
Sempri a manciari pensi. dice la moglie Carmela in uno spettacolo.
Cosa l’assilla? Facile risposta: ’a fami.

   Non stupisca un Peppininu elegante ma sempre affamato: il tema della fame è molto antico nel teatro (La gola, del resto, è anche il più grande difetto di Beppe-Nappa) e .favorisce mille invenzioni comiche. Peppininu, per esempio, in una scena sale su un albero per rubare delle mele e cade rovinosamente a terra.

   La prima rappresentazione dell’opera di Haydn è del dicembre 1782. Musica straordinaria, testo italiano in rima, argomento cavalleresco tratto dall’Ariosto. L’opera ebbe uno straordinario successo e venne rappresentata innumerevoli volte. Si rappresenta ancora oggi. (5)

   Pasquale è dunque il nonno del nonno di Peppininu?
   Molto probabile.

Note:
1) Trasformare un pupo in attore di teatro non è certo una novità. Accadeva nel teatro di Gaetano Crimi, uno dei primi pupari catanesi. Gli attori che impersonavano i pupi venivano chiamati pupi di carne (Memorie di Giuseppe Crimi scritte intorno al 1924 in Il teatro dei pupi di Ettore Li Gotti, Firenze, Sansoni, 1957).
2) Ma Nofriu e Virticchiu calcano ancora le scene del teatro dei pupi. Il puparo Franco Cuticchio di Palermo recentemente ha realizzato una serata con un avanspettacolo con le maschere Nofriu e Vurticchiu, lo spettacolo classico – L’assedio di Parigi – e, a concludere, una farsetta comica con Nofriu e Vurticchiu: un mix molto gradito e apprezzato dagli spettatori.
3) “Da Catania a Parigi, le tappe del viaggio di Peppininu (arrancando sopra una gamba sola per tutta la penisola)”.
4) Rappresentazione della Compagnia Teatrale Opera dei Pupi “Il Paladino”.
5) Segnaliamo i più recenti:
- Il 5 aprile 2014 rappresentazione a Gorizia al Teatro Verdi con repliche all’Auditorium “Alban Berg” di Ossiach (Austria), al Teatro “Signorelli” di Cortona, a Brežice (Slovenia).
- Nel 2014 al Manhattan School of Music di New York (USA).
- Nel 2012 al Théâtre du Châtelet di Parigi.


FINE PRIMA PARTE

03/11/2015 Carmelo Coco