Nessuno, finora, ha mai spiegato il motivo della presenza della tazza o coppa (quasi sempre riportata, come vedremo, nelle diverse raffigurazioni del gonfalone di Catania) e che mai è stata associata ad Atena-Minerva, che mai è visibile nelle statue, nelle monete, nelle pitture che raffigurano la dea.
Secondo la mia personale opinione, la tazza (o il piatto) è la raffigurazione del contenitore dove sono state poste le mammelle sanguinanti di Sant’Agata per essere portate e mostrate al console Quinziano.
Il piatto e la tazza, a volte grondanti sangue, rappresentano, simbolicamente, il martirio e, anche, il trionfo della Santa.
In molti, quadri raffiguranti il martirio di Sant’Agata, si nota il motivo della tazza e del piatto.
Ecco alcuni esempi:
- nel quadro intitolato Santa Águeda di Francisco de Zurbarán è Sant’Agata a sostenere un piatto con le mammelle asportate (Museo Fabre, Montpellier, Francia);
- nel quadro intitolato Martirio di Sant’Agata di Piero della Francesca è la stessa Santa a reggere il piatto con le mammelle asportate (Perugia, Galleria Nazionale);
- nel quadro intitolato S. Agata di Guido Cagnacci la Santa regge un piatto con le mammelle asportate (Modena, Banca Popolare dell’Emilia Romagna);
- nel quadro intitolato Martirio di Sant’Agata di Giovanni Battista Tiepolo si nota il piatto che servirà per deporvi le mammelle (Basilica di Sant’Antonio a Padova);
- in altri dipinti si nota il piatto dove verranno poste le mammelle sanguinanti per essere portate e mostrate al console Quinziano.
[Tratto da "Cani, elefanti, dee e santi (La storia dello stemma e del gonfalone di Catania)" Giovane Holden Edizioni 2011]
[Pubblicato su "Agorà" n. 39 del 2012, pagg. 12-15]
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