IL TEATRO IN CASA



    George Sand (1), la grande scrittrice francese, scrive: : Durant les longues soirées d’hiver, j’imaginai, il y a environ trente ans, de créer pour ma famille un théâtre renouvelé de l’antique procédé italien, dit commedia dell’arte, c’est-à-dire des pièces dont le dialogue improvisé suivait un canevas écrit affiché dans la coulisse. (Durante le lunghe serate invernali,- sono passati trent’anni -, immaginavo di creare, per la mia famiglia, un teatro rinnovandolo dall’antico teatro italiano, chiamato commedia dell'arte, vale a dire degli spettacoli nei quali il dialogo era improvvisato e seguiva dei canovacci appesi dietro le quinte. – Libera traduzione di C.C.).
    Vennero rappresentate molte commedie. Cinque sono contenute nel suo libro Théâtre de Nohant, Paris, Michel Lévy Frères, 1864. Tra queste ricordiamo Le drac dedicata a A. Dumas figlio e Plutus).
    Ma il teatro si esaurì per mancanza di attori-ospiti nella casa della Sand.
    Ben presto le marionette supplirono a questa mancanza.
    George Sand dedica un lungo articolo sul teatro delle marionette che costruì a casa con l’aiuto del figlio Maurice (2): Le Théâtre de marionnettes de Nohant (pubblicato sul giornale Le Temps l’11 e 12 maggio 1876).
    Nascono così i burattini Pierrot, Purpurin, Combrillo, Isabelle, […] et un monstre vert e cominciano le rappresentazioni.
    Dal 1854 al 1872 vengono rappresentati numerosissimi spettacoli, circa 120, tra cui Pierrot libérateur, Serpentin vert, Olivia, Woodstock, Le Moine, Le Chevalier de Saint-Fargeau, Le Réveil du lion. Seguite da Oswald l’Écossais, L ‘Auberge du haricot vert, Les Lames de Tolède, fino alla “fantasia” di Maurice Sand dal titolo Jouets et mystères (Giocattoli e misteri).
    La Sand scrive: La marionnette obéit sur la scène aux mêmes lois fondamentales que celles qui régissent le théâtre en grand. (Sulla scena la marionetta obbedisce alle stesse fondamentali leggi che regolano il grande teatro. - Libera traduzione di C.C.).
    Nella stessa casa di Nohant si recitava il teatro degli attori veri e quello delle marionette. I due teatri si trovavano nello stesso grande locale, divisi da una parete mobile.
    La Sand scrive ancora: La longue histoire des marionnettes prouve qu’elles peuvent tout représenter, et que, jusqu’à un certain point, ces êtres fictifs, mus par la volonté de l’homme qui les fait agir et parler, deviennent des êtres humains bien ou mai inspirés pour nous émouvoir ou nous divertir. (La lunga storia delle marionette prova che esse possono rappresentare ogni cosa […] e che mosse dalla volontà dell’uomo che le manovra e le fa parlare diventano esse stesse degli esseri umani […] - Libera traduzione di C.C.).
    Di alcune di queste rappresentazioni sarebbe interessante farne una traduzione e un adattamento per l’opera dei pupi.



     Il letterato inglese Henry Festing Jones (3) aveva un teatro in casa.
    Lui stesso confessa, nelle pagine di Diversions in Sicily (1909) ,di aver avuto, da bambino, un teatrino nel quale rappresentava il mugnaio e i suoi uomin. (I had a toy theatre of my own once and used to do The Miller and His Men). Una commedia di Isaac Pocock (1762-1835) in cui il malvagio Grindoff forma una banda di ladri travestendosi da mugnaio.


    Anche l’autore di questo articolo ha costruito il suo piccolo teatro: dei pezzi di legno tagliati a misura costituiscono l’impalcatura del palcoscenico. Una tavola di compensato forma il pavimento. Del panno colorato serve come sipario. Dei disegni come fondali.
    Su questo teatro si esibiscono pupi di altezza ridotta. Una originale estensione di questo teatro è il “Teatro foto-fumetto” dove si esibiscono vari personaggi. La novità, la sua unicità e originalità, è costituita dal fumetto che sostituisce il parlato.
    Vi sono già state rappresentate scenette varie, poesie tradotte in siciliano. Un théâtre juste pour des amis.
    La struttura del teatro si presta ad altre possibili utilizzazioni. Le illustreremo nei prossimi mesi.

Note:
1) Pseudonimo di Amantine Aurore Lucile Dupin (1804 - 1876). Scrittrice francese. Tra le sue opere ricordiamo:
- Les sept cordes de la lyre, Bonnaire, Paris, 1839;
- Pauline. Les Mississipiens, Bonnaire, Paris, 1840;
- La mare au diable, Desessart, Paris, 1846;
- La petite Fadette, Michel-Lévy frères, Paris, 1849;
- Mont Revèche, Cadot, Paris, 1853.

2) Jean-François-Maurice-Arnauld, baron Dudevant (figlio di Maurice Sand).
Tra le sue opere ricordiamo
- George Sand et le Théâtre de Nohant, Les Cent une,, Paris 1930;
- Le Théâtre des marionnettes, Calmann Lévy, Paris, 1890;
- Masques et bouffons (comédie italienne), Michel-Lévy frères, Paris, 1860;
- L’Atelier d’Eugène Delacroix de 1839 à 1848, Fondation George et Maurice Sand, Paris, 1963.

3) Henry Festing Jones, letterato inglese (1851–1928). Scrisse altri due libri sulla Sicilia, frutto dei suoi viaggi e lunghi soggiorni nell'isola: Castellinaria, and Other Sicilian Diversions (1911); Mont Eryx, and Other Diversions of Travel (1921).

10/09/2016 Carmelo Coco

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